Libero Grassi è l’imprenditore siciliano che disse no al pizzo
, definito poi l’antiracket, ma mentre era lì a sfidare Cosa Nostra, istituzioni e associazioni non è che gli stavano tanto vicino. La sua carriera l’aveva cominciata al nord, a Gallarate, nel varesotto, dove si era trasferito, ma poi la sua azienda tessile aveva voluto riportarla nella sua Sicilia, a Palermo, dove è stato ammazzato dalla mafia il 29 agosto 1991. Renata Fonte è l’assessore comunale alla cultura e all’istruzione di Nardò, nel leccese, che si oppose alla speculazione edilizia nel Salento e che per averlo fatto fu uccisa a soli 33 anni il 31 marzo 1984. Mario Francese è il cronista de Il Giornale di Sicilia che scavava tra affari e interessi dei Corleonesi di Totò Riina, l’unico a intervistare la moglie del boss, Antonietta Bagarella, e poi pubblica la sua inchiesta a puntate: viene assassinato il 26 gennaio 1979. Emanuela Loi è la poliziotta che ha portato avanti con passione e coraggio la sua missione fino in fondo, si stava per sposare, mancavano pochi giorni, quando saltò in Via D’Amelio assieme al giudice Paolo Borsellino di cui era un agente della scorta, il 19 luglio 1992.
A loro, liberi sognatori, eroi umani passati tristemente alla storia per essere stati dalla parte giusta ed aver agito di conseguenza, è dedicata la serie intitolata appunto Liberi Sognatori. Le idee non si spezzano mai, nuovo progetto targato Taodue nato da un’idea di Pietro Valsecchi e Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, ucciso nel 1979, al quale fu dedicato il film Un eroe borghese prodotto proprio dalla Taodue: “avevamo l’idea comune di raccontarele vite di persone coraggiose come esempio per i giovani che non approfondiscono troppo le storie” spiega Valsecchi. “Sono storie simbolo della possibilità di ciascuno di noi di resistere alle pressioni, alla paura e alle prepotenze” aggiunge Ambrosoli. La serie è fatta per il momento di quattro film di 100 minuti ciascuno che saranno realizzati in autunno e che vedremo su Canale 5 la prossima primavera: Libero Grassi avrà il volto di Giorgio Tirabassi che ci racconta tutto nella nostra videointervista a fine articolo, e il film sarà sceneggiato e diretto da Graziano Diana che scriverà anche la storia di Emanuela Loi, interpretata da Greta Scarano, per la regia di Enzo Monteleone; ad interpretare Renata Fonte sarà Cristiana Capotondi diretta da Renato De Maria su sceneggiatura di Monica Zapelli; mentre Marco Bocci, di cui trovate l’intervento in video a fine articolo, sarà Giuseppe Francese, figlio di Mario Francese interpretato da Claudio Gioè nel film a lui dedicato scritto da Claudio Fava e diretto da Michele Alhaique.
Liberi Sognatori. Le idee non si spezzano mai è sostenuta da tutti i familiari dei quattro protagonisti dei film, alcuni presenti alla presentazione della serie questa mattina a Roma. “Un giornalista che ha raccontato la nuova mafia work in progress passato per troppo tempo sotto silenzio – dice di Mario Francese il figlio Giulio – e ha cominciato ad avere giustizia dopo trent’anni”. “Quello di mia madre è stato il primo delitto mafioso nel Salento – racconta Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte – lei e gli altri sono stati sognatori di giustizia e hanno avuto il coraggio di denunciare”. C’è anche un’altra figlia, quella di Libero Grassi, Alice, che si commuove quando cita la mamma morta due settimane fa, e che lo deve leggere il suo intervento o non ce la fa a dire che “in tutti questi anni abbiamo affidato a mamma il compito di raccontare la nostra storia attraverso la quale diffondere la passione civile e l’impegno in difesa della dignità”.
Ecco dunque la nostra videointervista a Giorgio Tirabassi che, dopo aver interpretato Paolo Borsellino, sarà ora Libero Grassi e, a seguire, l’intervento in conferenza stampa di Marco Bocci che invece darà vita a Giuseppe Francese: