Venerdì 14 giugno Spazio Valeriani, nel cuore di Roma, accoglie la mostra L’Ora Blu, personale di Marilina Succo, attrice e artista di origine torinese che, dopo aver sempre concepito la pittura come un mezzo di espressione totalmente privato, intimo e personale, due anni fa ha colto la sfida postale da un’importante azienda italiana e ha presentato i suoi lavori al pubblico. Da allora ha iniziato un’attività espositiva che l’ha portata a collaborare con diverse realtà, fino all’elaborazione di questa personale a cura di Mario Tacinelli.
La grammatica pittorica di Marilina Succo è sganciata dal tempo e dalla realtà. I suoi soggetti, per lo più grandi volti immaginari dai colori sgargianti che ricordano un’atmosfera espressionista, sono caratterizzati dagli occhi che lasciano il posto a spirali potenzialmente infinite che, per usare le parole del curatore Mario Tacinelli: risucchiano lo spettatore che arriva a perdersi in uno stato di estasi. Proprio per questa caratteristica degli occhi, i quadri di Marilina Succo si possono leggere come un invito a guardare il mondo con occhi diversi e a lasciarsi andare.
Nella visione dell’artista la spirale è principalmente simbolo di movimento, ma non tanto a livello spaziale, esteriore, quanto interno, emotivo, come una possibilità costante di sviluppo ed espansione, ma anche di ciclicità e regressione, se percorsa in senso inverso. A questa complessa simbologia si lega un uso libero e surreale del colore che non vuole descrivere ma più che altro sorprendere, colpire. Nelle cromie distorte e delicate, Marilina Succo trae ispirazione dall’Ora Blu, momento evocato anche nel suggestivo titolo, che indica quelle particolari ore di luce, in cui il sole è già calato – crepuscolo – o deve ancora sorgere – aurora – ma la sua luce è già accesa o non del tutto spenta. Il riferimento all’Ora Blu, nota per le proprietà ottiche e psicologiche, richiama e rafforza il messaggio dall’artista che, attraverso le sue opere, invita a ristabilire un contatto con la parte più profonda ed emotiva di se stessi.
Marilina Succo agisce concretamente questa sua intenzione attraverso l’azione performativa, componente integrante della sua ricerca. Per l’artista, la pratica pittorica, in quanto frutto di un’elaborazione individuale, non esaurisce la sua ricerca artistica che si completa sempre con il suo diretto coinvolgimento in relazione al pubblico. Rispetto al lavoro attoriale, quello performativo si distingue proprio per l’imprevedibilità, la spontaneità e l’autenticità. Marilina Succo nelle performance presenta se stessa in relazione all’altro, andando così decisamente oltre la bidimensionalità della tela. L’Ora Blu è visitabile dal 15 al 20 giugno su appuntamento prenotandosi al +39 392 0773199
Il 14 giugno, giorno dell’opening, dalle ore 19.00, l’artista ingaggerà con i visitatori che lo desiderano un rapporto, basato sullo sguardo, i cui esiti saranno tutti da vivere e scoprire. La performance sarà arricchita e completata dalle note al pianoforte di Antonella Benanzato che, che invadendo il silenzio, offriranno un’interpretazione sonora delle frequenze vocali dell’artista.