Arriva il giorno che portare al pascolo le triglie non ti basta più. Vuoi vedere il mondo, conoscere altre persone, esplorare e, soprattutto, andare a vedere com’è la terraferma, anche se la mamma dice che non si può, che è pericoloso, che gli umani sono pericolosi per i mostri marini. In realtà Luca di mostruoso non ha assolutamente nulla, è solo un tredicenne come tutti gli altri che ha bisogno di crescere, di fare nuove amicizie e di sapere. A raccontare la sua storia è Luca, primo lungometraggio animato della Disney e Pixar ambientato in Italia, a Portorosso per l’esattezza, sulla splendida riviera ligure. Luca esce dall’acqua proprio sulla sua spiaggia, ma non è solo: a guidarlo e a dargli quel coraggio che forse un po’ gli manca è il suo amico Alberto che magari qualche nozione dovrebbe rivederla, tipo quella secondo la quale a brillare in cielo non sono stelle ma pesciolini, ma certo di terra e di terrestri ne sa molto di più del suo nuovo, ingenuo e timoroso amico. Alberto è dovuto crescere in fretta perché il padre l’ha praticamente abbandonato, per cui sa cavarsela bene in ogni situazione, ma non ha perso la voglia di divertirsi, né la fantasia e l’immaginazione, e in questo è molto simile a Luca che ha solo bisogno di una spintarella e di zittire quella vocina che gli ronza nella testa e che gli dice continuamente di stare attento ad ogni cosa. Luca e Alberto conosceranno Giulia, una buffa e audace ragazzina che sfida il bullo del paese, Ercole Visconti, un po’ cresciutello per mettersi a competere ancora con i bambini ma evidentemente gli piace vincere facile…. così parte la sfida della Portorosso Cup tra Ercole e i cosiddetti sfigati, e cioè Luca, Alberto e Giulia, ma l’unione fa la forza no? In merito al fatto di essere dei mostri marini, beh, il fatto è che una volta che escono dall’acqua, branchie e pinne spariscono e i due diventano dei perfetti giovani umani. Il guaio è se piove o se si schizzano con lacqua… Luca è il grande omagggio del regista Enrico Casarosa alla sua infanzia e alla sua terra: è infatti nato e cresciuto a Genova prima di andarsene a New York per seguire la sua passione ed entrare poi in Pixar, ed è non poco autobiografico. Ambientato tra gli anni Cinquanta e Sessanta, tra i protagonisti dell’Italia di quel periodo, oltre a una sacco di bella musica d’epoca, non poteva mancare la Vespa. Peccato sia di Ercole, ma è anche il sogno di libertà di Luca e Alberto. “Questa è una storia profondamente personale, non solo perché è ambientata nella riviera italiana dove sono cresciuto, ma perché al centro di questo film c’è la celebrazione dell’amicizia – racconta Casarosa – Le amicizie infantili spesso stabiliscono la rotta di chi vogliamo diventare e sono proprio quei legami ad essere al centro della nostra storia in Luca, così, oltre alla bellezza e al fascino del mare italiano, il nostro film racconterà un’avventura estiva indimenticabile che cambierà radicalmente Luca”.
Luca, da venerdì 18 giugno su Disney+, è uno dei film più belli che abbiano mai tirato fuori la Disney e la Pixar, e non lo dico solo perché sono di parte in quanto italiana. O forse un po’ sì, lo ammetto. Ma ha in sé una forza particolare, un’allegria e un modo di parlarci di diversità, amicizia, lealtà, fantasia e tutto il resto che è davvero interessante e… fantasioso. E se si sta attenti, si scopre anche un messaggio nuovo: che in fondo non si può piacere a tutti, e bisogna accettarlo. Degno di nota il cast delle voci italiane, a cominciare da Saverio Raimondo, bravissimo con quel suo timbro gracchiante e vagamente acidulo a far parlare e sparlare il villain della storia; per continuare con Marina Massironi che dà voce alla signora Marsigliere, una tipa che si occupa della parte diciamo burocratica della Portorosso Cup e non solo: entrambi hanno doppiato i loro personaggi sia nella versione originale del film che in quella italiana; ci sono anche Luciana Littizzetto e Orietta Berti, ma proprio per un brevissimo cameo, quello delle sorelle Aragosta; così come Fabio Fabio che doppia Don Eugenio, il parroco del paese; senza dimanticare Luca Argentero che è quasi irriconoscibile nel ruolo vocale del papà di Luca; bravissimi poi, manco a dirlo, Alberto Vannini, Luca Tesei e Sara Cioccia che prestano le loro corde vocali a Luca, Alberto e Giulia; e c’è il migliore amico di infanzia del regista di nome, guarda caso, Alberto, che dà voce a un pescatore che, nella versione originale, è dello stesso Casarosa; senza dimenticare Giacomo Gianniotti che doppia un pecatore e gli influencer Luciano Spinelli e Nick Pescetto con una battuta come contadini di mare. Ecco cosa ci hanno raccontato nel corso della conferenza stampa tenutasi nel Palazzo Ducale di Genova Enrico Casarosa, Marina Massironi, Saverio Raimondo, Orietta Berti e, collegato direttamente dal viaggio di nozze, Luca Argentero: