Mia moglie, mia figlia, due bebè.
Si intitola così il secondo appuntamento in onda stasera, giovedì 22 dicembre alle 21.10 su Rai 1, del ciclo di film per la TV a lieto fine Purché finisca bene prodotto da Rai Fiction e Pepito Produzioni, iniziato altrettanto bene, c’è da dire, la scorsa settimana, con Piccoli segreti, grandi bugie, protagonisti Chiara Francini e Giuseppe Zeno (qui la nostra videointervista a Chiara Francini e Giuseppe Zeno) alle prese con la sincerità, seguiti da più di 3,8 milioni di telespettatori per il 15,7% di share. Stavolta la coppia è formata da Serena Autieri, vista lo scorso gennaio in Se mi lasci non vale di e con Vincenzo Salemme, e che torna in Rai dopo un bel po’ di anni, e Neri Marcorè che, benchè marchigiano, sentiremo improvvisarsi napoletano, diretti da Eugenio Cappuccio e protagonisti, appunto, di Mia moglie, mia figlia, due bebè nei panni di Amalia e Antonio, coppia felice che vive a Napoli con la figlia diciassettenne di nome Noemi interpretata da Flavia Gatti al suo debutto da attrice, una ragazza come tante alle prese con amici, feste e fidanzati vari che rende orgoglioso il padre soprattutto perché “sta crescendo” e lui potrà finalmente godersi la vita con Amalia, tanto più che gli affari vanno bene, la boutique-hotel di famiglia – anche qui c’è un albergo – è ben avviata e la vita gli sorride. Invece no, perché Amalia vuole a tutti i costi un altro figlio e anche se sono più o meno dieci anni che ci provano, lei non demorde, mentre lui non si preoccupa più di tanto visto che non sono più dei ragazzini e se il bebè non è arrivato fino ad ora, figuriamoci se arriverà proprio adesso… invece… e non è tutto perché, come si evince dal titolo, anche Noemi riserva al papà una bella sorpresa… Ma niente drammi, ovvio, purché naturalmente finisca bene… “In casa comunque scoppia una bomba” ci racconta Serena Autieri nella nostra videointervista dove si definisce “una napoletana doc che soffre di pancia” e che non potrà evitare di mettersi in qualche modo in competizione con la figlia. Ecco la nostra videointervista a Serena Autieri: