Un classico del Natale per un Natale che nulla avrò di classico. Il 22 dicembre, in occasione dei centoventi anni dalla nascita di Eduardo De Filippo e dei novant’anni anni dalla prima rappresentazione, in prima serata su Rai 1 arriva Natale in casa Cupiello, uno dei capolavori teatrali di Eduardo De Filippo ma in una versione cinematografica firmata da Edoardo De Angelis che la sposta al 1950, “un anno emblematicamente sospeso tra la guerra e il benessere – spiega il regista – Napoli è ancora ferita dalle bombe ma si sentono i primi vagiti di una classe media che si affermerà negli anni successivi, un anno sospeso tra distruzione e ricostruzione, proprio come il 2020”. Prodotto da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, Natale in casa Cupiello vede Sergio Castellitto nel ruolo di Lucariello, Marina Confalone in quello di sua moglie Concetta, Adriano Pantaleo in quello del figlio Ninnillo, Pina Turco a interpretare la bella e infelice Ninuccia nonché figlia maggiore di Luca e Concetta, Alessio Lapice che dà vita al suo amante Vittorio, Antonio Milo che è il marito Nicolino e Tony Laudadio che è Pasquale Cupiello, fratello di Lucariello. E le musiche, sempre struggenti e coinvolgenti, di Enzo Avitabile, al fianco di Edoardo De Angelis anche questa volta dopo Indivisibili e Il vizio della speranza.
Nella Napoli, dunque, del 1950, Luca Cupiello si sveglia, sente freddo e chiede il caffè alla moglie Concetta. Poi si mette a preparare il presepe, come ogni anno, quel villaggio in miniatura dove tutti sono al loro posto, sempre lo stesso posto, e che dev’essere bello, più bello di quello del dirimpettaio, è una vera sfida. Ma in casa quel presepe interessa soltanto a lui. Sua moglie manco lo guarda, Ninnillo glielo dice proprio chiaramente che “te piace o presepe?” “no” risponde. Per non parlare di Ninuccia che irrompe in casa per annunciare di aver deciso di lasciare quel marito che non ama e coronare il suo sogno d’amore con Vittorio, affidando il tutto ad una lettera destinata al marito che, nonostante i tentativi di Concetta, arriverà comunque nelle sue mani, complice inconsapevole e ingenuo, proprio Lucariello. Nulla è più al suo posto, ognuno prende la sua strada, tutto cambia, all’improvviso, è il caos, o forse solo la vita vera, e Luca non può farcela a sopportarla, ritirandosi nel delirio e poi nell’addio definitivo.
“Natale in casa Cupiello è una tragedia che fa ridere – dice Edoardo De Angelis – una casa distrutta e una famiglia in frantumi vengono tenute in piedi dall’ostinazione di Luca e dai suoi strumenti patetici: colla di pesce puzzolente e il sogno pulito del presepe. Sospesi tra realtà e presepe, è possibile una forma di salvazione? Si, è possibile, ma affinché il bambino possa nascere e salvare il mondo trasformandolo in un vero mondo nuovo, il mondo vecchio deve morire”. “Questa è la Rai 1 che mi piacerebbe fare sempre” chiosa il direttore Stefano Coletta . “Natale in casa Cupiello è una grande celebrazione, un grande classico, un regalo per tutti gli italiani – fa eco Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction – una sfida da servizio pubblico, portare in televisione nel prime time di Rai 1 il teatro e in particolare il teatro di Eduardo. Rivisitarlo è un impegno dovuto, una memoria da custodire e rinnovare, portando al grande pubblico generalista e alle nuove generazioni l’opera di uno dei caposaldi del Novecento teatrale italiano”.
Natale in Casa Cupiello non è che la prima commedia di Eduardo a fare da apripista a una trilogia che l’anno prossimo vedrà su Rai 1 Io non ti pago” e poi una terza ancora da definire. Intanto ecco il nostro videoincontro con Sergio Castellitto, Edoardo De Angelis, Pina Turco, Adriano Pantaleo: