ha 24 anni e davvero non ne può più di lavoretti non pagati, stage, tirocini veri o finti che siano: vuole un lavoro serio anche perché ha una fidanzata che si chiama Tina e chissà, magari prima o poi vorranno mettere su famiglia. Rick ha la Sindrome di Down, e pure Tina, ma se pensate che si comportino in modo diverso dai loro coetanei, vi sbagliate di grosso. E a dimostrarlo ecco Ognuno è perfetto, una nuova serie di Rai 1 diretta da un esperto di ragazzi problematici come Giacomo Campiotti – basta citare Braccialetti Rossi – che in sole 3 puntate, lunedì 16, martedì 17 e lunedì 23 dicembre, vi farà appassionare al loro mondo e ai loro ideali, che non sono affatto diversi da quelli degli altri ragazzi, anche se forse, a causa di un cromosoma di troppo (o meglio della sua terza copia), dovranno faticare un po’ di più per realizzarli. A interpretare Rick e Tina in Ognuno è perfetto i due esordienti Gabriele Di Bello e Alice De Carlo, che nella nostra videointervista ci tengono a dire che l’esperienza li ha emozionati un bel po’ e che vorrebbero continuare sulla strada della recitazione, soprattutto lui. Dunque Rick – sensibile, generoso, ostinato – e Tina – aperta, esuberante e con il desiderio di seguire le orme di sua madre che è una vera artista del cioccolato e del gusto – si conoscono sul posto di lavoro, come accade alla maggior parte delle coppie, ovvero nel reparto di una cioccolateria dove si fanno pacchi e pacchetti particolari e dove, guidati dal pignolo caporeparto Cedrini (Aldo Arturo Pavesi), lavorano l’irritabile Cristian dal cuore buono (Lele Vannoli), il dongiovanni pigro e spaccone Django (Matteo Dall’Armi), e la romantica Giulia (Valentina Venturin). Tina però è albanese e a un certo punto deve tornare a casa con i suoi genitori. Credete che Rick se ne possa fare una ragione? Certo che no, per cui radunati un po’ di amici, parte all’avventura con un solo obiettivo: riprendersi Tina. E per raggiungere il suo scopo sfiderà sé stesso e supererà i suoi stessi limiti, tanto da guadagnarsi l’ambito e prestigioso ruolo di leader.
Un cast navigato e popolare sostiene bene la storia e i suoi stessi protagonisti: Cristiana Capotondi è la lungimirante Miriam, proprietaria dell’azienda di cioccolato a conduzione familiare nella quale ha deciso di inserire un reparto packaging gestito da ragazzi disabili, un po’ per indole un po’ per lenire un senso di colpa che le impedisce persino di legarsi ad un uomo. Edoardo Leo è Ivan, papà di Rick, che ha dato via la sua piccola azienda artigianale pur di seguire suo figlio al quale sente di non aver mai dedicato abbastanza tempo. Nicole Grimaudo è sua moglie Alessia e mamma di Rick, per lui ha rinunciato alla sua carriera che ora però, in seguito alla decisione di Ivan, può riprendere, ed è così che inizia a lavorare in un’agenzia di comunicazioni dove incontrerà un altro uomo. Piera Degli Esposti è Emma, madre di Miriam alla quale ha lasciato tempo addietro la sua cioccolateria, ed è lei che racconta tutta la storia, anche se in realtà non parla e non cammina, ma vive in un mondo tutto suo nel quale riesce ad entrare soltanto Rick.
Una serie contro il pregiudizio e a sostegno dell’inclusione in cui tutti hanno dichiarato di aver imparato qualcosa dagli altri, e dove il fattore umano conta più di ogni altra cosa. “Ho scelto di raccontare questi ragazzi allo stesso modo in cui ho sempre raccontato i miei personaggi, con amore e senza pregiudizi, non facendomi condizionare dalla sindrome, considerandola semplicemente come una delle innumerevoli caratteristiche e qualità che hanno – rivela Giacomo Campiotti – Quindi non ho mai mollato, non mi sono mai accontentato. Erano i miei attori e dovevano sempre raggiungere il massimo. E dato che rispondevano in maniera molto diversa alle mie sollecitazioni, ho dovuto inventare un modo di lavoro originale e unico per ciascuno di loro. È stata un’esperienza di lavoro e di vita bellissima. Raramente ho avuto dei compagni di lavoro così amichevoli, aperti, divertenti, generosi, non competitivi e stimolanti. Forse il loro segreto è quello di essere sempre “nel presente”. Non come noi che siamo costantemente con la testa da un’altra parte, o al telefono. E si godono quindi ogni istante, unico e irripetibile. Perfetti così”. Le nostre videonterviste a Cristiana Capotondi, Edoardo Leo, Gabriele Di Bello e Alice De Carlo, e i saluti in sala di Giacomo Campiotti e Cristiana Capotondi questa mattina allo Space Moderno di Roma dove è stata presentata la serie: