Oscar 2017 con beffa e poco danno
per l’89esima edizione della cerimonia svoltasi la scorsa notte al Dolby Theatre di Los Angeles per la prima volta condotta da Jimmy Kimmel e con diretta TV su Sky Cinema Oscar e in chiaro su TV8. Vince La La Land e invece no. Non perché il musical moderno di Damien Chazelle non faccia incetta di statuette dorate visto che se ne porta a casa 6 su 14 nomination, ma perché il miglior film è Moonlight di Berry Jenkins, solo che l’annuncio di Warren Beatty diceva La La Land e non è bello che mentre stai lì a ringraziare, attori, regista e produttori – e pure con una certa soddisfazione anche alla faccia di chi aveva detto che sì, belli i colori e le musiche e la Stone ma in fondo non è che si trattasse di chissà che novità – ti senti battere sulla spalla da qualcuno che sottovoce ti dice imbarazzato che devi venire via che l’Oscar 2017 non è per te… Alla storia d’amore di cui tutti e tutto ormai sappiamo tra Mia e Sebastian, al secolo Emma Stone e Ryan Goslin, aspirante attrice lei, musicista di jazz lui, che danzano leggeri su fondali di tramonti fucsia e volano nel planetario, ma poi si lasciano non senza rimpianti perché nella vita forse non tutto si può avere, la giuria dell’Academy ha quindi preferito Moonlight, vita e storia di un ragazzo nero che si scopre gay nel posto sbagliato, ovvero nei sobborghi di Miami, e allora giù botte pure dall’amico del cuore che lo tradisce perché in certi casi è sempre il branco che vince. A Moonlight anche l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale e per il miglior attore non protagonista, l’afroamericano musulmano Mahershala Ali.
E tutto perché nella busta consegnata a Beatty pare i fossero due biglietti e lui ha letto quello con su scritto Emma Stone quando doveva leggere l’altro, poi con Faye Dunaway si sono guardati e hanno letto la giusta versione confermata dal neo presentatore Jimmy Kimmel; “nella busta c’era scritto Emma Stone per La La Land” ha detto Beatty”. Appunto. Perché a Emma Stone, al secolo Emily Jean di Scottsdale, Arizona, già Coppa Volpi a Venezia e Golden Globe, va comunque l‘Oscar atteso e senza sorprese come miglior attrice protagonista, di La La Land, ovvio, ma a questo punto meglio specificare, lei che a 28 anni ha sbaragliato concorrenti come Natalie Portman e Meryl Streep alle quali si è rivolta dicendo “siete state straordinarie, vi guardo e vi ammiro più di quanto riesca ad esprimere”. Gli altri 5 Oscar al musical di Chazelle vanno a lui per la miglior regia e poi per la fotografia, la sceneggiatura, la colonna sonora e la canzone originale.
A Casey Affleck per Manchester by the sea l’Oscar per il miglior attore protagonista. Nulla da fare per Fuocoammare di Gianfranco Rosi battuto da O.J.: Made in America di Ezra Edelman. Agli italiani Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini vanno però gli Oscar per il miglior trucco e acconciatura per Suicide Squad. Il Miglior film d’animazione è Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard (qui la nostra videointervista ai due registi). Di seguito gli altri premi:
Miglior attrice protagonista Emma Stone per La La Land
Miglior attore protagonista Casey Affleck per Manchester by the Sea
Miglior regia a Damien Chazelle per La La Land
Miglior sceneggiatura non originale Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight.
Miglior sceneggiatura originale a Kenneth Lonergan per Manchester by the sea.
Miglior canzone City of Stars di Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul in La La Land.
Miglior colonna sonora a Justin Hurwitz per La La Land.
Miglior fotografia a Linus Sandgren per La La Land.
Miglior cortometraggio a Sing di Kristóf Deák
Miglior cortometraggio documentario a The White Helmets di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara
Miglior montaggio a John Gilbert per La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson.
Migliori effetti speciali a Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones e Dan Lemmon per Il libro della Giungla
Miglior scenografia a Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per La La Land.
Miglior film d’animazione a Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard
Miglior corto di animazione Piper di Alan Barillaro.
Miglior film straniero a Il cliente di Asghar Farhadi (Iran)
Miglior attrice non protagonista Viola Davis per Barriere
Miglior montaggio sonoro a Sylvain Bellemare per Arrival
Miglior sonoro a Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace per La battaglia di Hacksaw Ridge
Miglior documentario O.J.: Made in America
Migliori costumi a Colleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli
Miglior trucco ad Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson per Suicide Squad
Miglior attore non protagonista Mahershala Ali per Moonlight