Tradizione e innovazione: un viaggio nella vita dell’uomo e dell’artista, i suoi ricordi d’infanzia e adolescenza nella Procida e nella Napoli degli anni Cinquanta, fino al successo della Nuova Compagnia di Canto Popolare, tra teatro e canzone, musica barocca e tradizione popolare, grandi autori – da Petito a Viviani – , il varietà, il cabaret, fino a giungere ai cantautori contemporanei. Peppe Barra arriva sul palco dell’OFF/OFF Theatre, nel centro di Roma, dal 3 al 6 ottobre con Buonasera a tutti, a raccontare, attraverso la sua maschera sarcastica e tenera e i suoi tanti registri vocali, dai più gravi ai più acuti, e con la regia di Francesco Esposito, la sintesi del “suo modo di far teatro”, commuovere, divertire, essere drammatico, partendo dalle origini della sua carriera ai nostri giorni. Qui la nostra videontervista a Peppe Barra alla presentazione di Napoli Velata di Ferzan Ozpetek, film per il quale nel 2017 è stato nominato ai David di Donatello e candidato alle Targhe Tenco.
Il “modo di fare teatro” di Peppe Barra è stato più volte definito “le mille e una resurrezione dell’animo partenopeo”, unificando da sempre gli elementi colti e popolari della sua città, mescolando nei suoi spettacoli, con facilità, il vecchio e il nuovo. Il recital Buonasera a tutti, già dal titolo lascia intuire cosa dovrà aspettarsi il pubblico: un momento di intimità tra artista e spettatori, oltrepassando la cosiddetta quarta parete, in un continuo dialogo con la platea. Un percorso a ritroso nella vita dell’uomo e dell’artista attraverso i suoi più intimi ricordi, dall’infanzia ai primi passi da giovanissimo attore con Zietta Liù e fino al successo, con gli anni di teatro insieme all’indimenticata Concetta Barra, madre e compagna di scena.
E ancora, una passeggiata nella sua cinquantennale carriera, tra teatro e canzone, toccando la musica barocca e la tradizione popolare, il mondo magico di Basile, i già citati grandi autori come Petito e Viviani, il varietà, il cabaret, fino a giungere ai cantautori contemporanei. Barra sarà unico mattatore in scena, insieme al maestro Luca Urciuolo che lo accompagnerà al pianoforte, per divertire ed emozionare, con follia e poesia. Senza mai interrompere il gioco con il pubblico, come un felice incontro tra bambini che hanno soltanto voglia di stare insieme e divertirsi con ironia e gioia.