“Chi di voi con un biglietto vincente non avrebbe voluto battere in ritirata dalle proprie situazioni, un sogno che dentro abbiamo un po’ tutti, soprattutto quelli non più giovanissimi…” Sabrina Ferilli riassume così nel corso del nostro videoincontro il senso stretto di Ricchi di fantasia, il nuovo film di Francesco Miccichè, scritto da Fabio Bonifacci, in sala da giovedì 27 settembre con 01 Distribution, dov’è protagonista per la prima volta a fianco di Sergio Castellitto che definisce così i loro personaggi: “lui geometra declassato a carpentiere, lei cantante irrisolta, due meravigliosi falliti, due fake characters, cosa c’è di più divertente del raccontare i falliti?”
Entrambi nel film con i loro stessi nomi, Sabrina e Sergio, per essere più veri e più ad essi legati, Sabrina Ferilli e Sergio Castellitto danno vita ad una storia classica della commedia italiana, quella di due spiantati che credono di aver vinto un sacco di soldi e quindi prendono il coraggio a quattro mani per mandare al diavolo la loro vita insoddisfacente fatta di sentimenti forzati e di comodo per una semplice questione di sopravvivenza, e provare ad essere felici. Insieme. Perché il punto forte di Ricchi di fantasia sta tutto lì, nell’amore incondizionato tra Sabrina e Sergio, contro tutto e tutti, anche così diversi, lui sempre ottimista, creativo, sempre pronto a ridere di tutto – anche perché è nelle situazioni di merda, dice, che va fatto – prolifico di idee ed escamotage per sopperire alla sfortuna e agli errori della vita, lei più realista e arrendevole che però da lui prende la forza per tentare il salto, insieme. Ma come dimenticare la famiglia? Entrambi hanno dei figli, lui pure un nipote e una madre che finge di essere malata, e non sono proprio fatti tutti gli uni per gli altri, ma la famiglia non si abbandona e allora il viaggio prosegue tutti insieme, da Roma in Puglia e nelle loro vite, tra menzogne e bugie d’amore, colpi di scena e gag divertenti fatte di travestimenti, equivoci e fingersi altri, tutti elementi tipici, anche questi, della commedia all’italiana. E alla fine i soldi no, non ci sono, ma si può essere comunque ricchi, anche solo di fantasia. “Sabrina è il ricordo più bello che io porto a casa” dice Sergio Castellitto e “non sono generosa di complimenti, ma avevo proprio il piacere di lavorare con Sergio, con cui c’era una vicinanza su certe cose, è in assoluto il collega più prezioso con il quale ho lavorato” chiosa la Ferilli. Ecco il nostro videoincontro con Sabrina Ferilli e Sergio Castellitto e con Matilde Gioli, Paolo Calabresi, Valeria Fabrizi, Antonio Catania, Gianfranco Gallo, Luigi Imola, Emmanuel Dabone e il regista Francesco Miccichè: