“Il ricordo mente altrimenti la vita sarebbe insopportabile” dice lui, ma lei risponde che no, non crede proprio sia così perché le cose sono belle anche durante… Meglio il passato o il presente, meglio interrompere subito una bella storia finché è ancora tale che poi “la poesia diventa pappa” o possiamo viverci con tranquillità le gioie della vita finché durano? Ricordi? è un film che si fa tutte queste domande ma che soprattutto racconta un’intimità attraverso qualcosa di altrettanto intimo che è appunto la memoria e quindi i suoi ricordi. Ad interpretare i due protagonisti del secondo film di Valerio Mieli, in sala giovedì 21 marzo a quasi dieci anni dal primo che era Dieci inverni, sono Luca Marinelli e Linda Caridi, che non hanno nomi nella storia perché sono semplicemente lui e lei, che si incontrano, si amano, poi non più e poi ancora. Lui cupo e sempre un po’ triste, con la mente e il cuore a un passato non proprio felice che rivive attraverso ricordi offuscati e riaccesi da profumi, colori, case abitate e poi abitate di nuovo; lei con il sole negli occhi che deve strizzarli per trovare un ricordo brutto nel suo passato, che vive il momento con la gioia di una bambina, sorride e guarda avanti, “felice ma non scema” la definisce lui. Poi le cose cambiano. Perché cambiano le persone. E pure i ricordi. Persino quello del loro primo incontro è differente, eppure il luogo era ovviamente lo stesso, e pure il tempo. Quindi non bisognerebbe forse chiederci Ricordi? ma come ricordi?
“Mentre leggevo la sceneggiatura mi sono trovato a sposare questa teoria che ognuno di noi dipende dal momento in cui è e dove è, se c’è il sole oppure no – ci racconta Luca Marinelli nella nostra videointervista – la nostra mente è una grande scrittrice che può cambiare tanto i nostri ricordi, come vediamo nel film, e mi è piaciuto molto raccontare questa storia attraverso i ricordi… ”
Una storia d’amore morbida e sensuale, con i bagni nella vasca, le serate fuori, la spiaggia e la consueta coppia di amici che hanno i volti di Giovanni Anzaldo e di Benedetta Cimatti, con gli ex e le ex (rivediamo Alice Pagani e Camilla Diana), una storia insomma come tante forse, con la sua parabola che sale e poi riscende inesorabile, se non fosse per il racconto sovrapposto e a volte decisamente fuori sinc tra realtà e ricordo, presente e passato, ma che bene o male tutti abbiamo vissuto: “la bellezza di questa storia è che è la storia d’amore di ognuno di noi – ci dice Linda Caridi nella nostra videointervista – impossibile non rimanere incastonati in un frammento del film”.
Lui e lei, differenti e vicini, finché il tempo passa e paradossalmente si scambiano le parti: lui si fa più lieve, e comincia a crederci nell’amore che dura, ma al tempo stesso lei lentamente affievolisce la sua luce, si fa nostalgica, fioca e forse lontana: “mi riconosco in questa parabola del passare da una luce completa che cancella anche le normali ferite della vita a un punto di vista tridimensionale che si appoggia alla realtà” dice di se stessa Linda Caridi. “Loro si scambiano qualcosa, succede un po’ in tutte le storie, anche in quelle di amicizia” aggiunge Luca Marinelli che condivide con noi il suo ricordo più bello: “quando ho imparato ad andare in bicicletta con mio padre…” Le nostre videointerviste a Luca Marinelli e a Linda Caridi: