Se è Roma, seppur divisa in Roma Nord e Roma Sud, a fare da teatro alle vicende tragicomiche dei protagonisti di Romolo + Giuly, al via stasera su Fox, nella serie ci sono anche Milano e Napoli, ed entrambe contro la città eterna per un sacco di motivi, primo fra tutti quello di conquistarla e separare l’Italia. Entrambe hanno infatti in comune con Roma il fatto di avere padroni e capi a dir poco discutibili, e se a Napoli c’è Don Alfonso interpretato da Fortunato Cerlino con sua madre Donna Assunta (Nunzia Schiavo), a Milano c’è Giorgio Mastrota in persona, già proprio lui, il re delle televendite, e proprio nei panni di se stesso: un Mastrota certo diverso da come lo conosciamo, che per anni dietro la sua bonarietà ha nascosto al pubblico il suo grande potere e che oggi è a capo di una loggia massonica milanese che riunisce celebri ex uomini di spettacolo, tra cui un inquietante Umberto Smaila anche lui nei panni di se stesso, che vorrebbero costruire sui monumenti più importanti della non più città eterna un insolito e gigantesco parco di divertimenti per ricchi turisti. Un Mastrota “cattivissimo, mellifluo – ci svela il vero Giorgio Mastrota nella nostra videointervista che trovate a fine articolo realizzata alla festa di matrimonio di Romolo + Giuly – ma io sono un buon padre di famiglia non confondetevi! Quando mi hanno chiamato per questa serie pensavo di essere su Scherzi a parte…” E se lo spot televisivo di Giorgio Mastrota che promuove la serie in stile Mastrota ha scatenato polemiche – e anche a noi inizialamente aveva laciato interdetti – perché cita le buche di Roma, la spazzatura di Napoli e, a evidente contrasto, le passerelle della moda di Milano, è solo perché in quel momento era il Mastrota della serie, il personaggio, quello che idolatra Milano e odia Napoli e Roma, non è poi così difficile da capire (o forse sì?) Tornando a noi, a Milano in Romolo + Giuly c’è pure un particolare presidente della Regione Lombardia di nome Edoardo Pederzoli che è in realtà tutt’altro che lombardo, anzi, è romanissimo e pure laziale di brutto. Su quella poltrona l’ha schiaffato il capo di Roma Nord, Massimo Copulati (Massimo Ciavarro), naturalmente non per bontà d’animo ma perché è là che gli serve il suo futuro suocero: Edoardo è infatti il padre di Giangi (Niccolò Senni), promesso sposo di Giuly Copulati (Beatrice Arnera), e il suo compito è soprattutto quello di… portare la settimana della moda da Milano a Roma. La sua caratteristica principale è invece quella di riuscire a passare velocemente dalla parlata milanese a quella romana e viceversa, per questo è interpretato da un attore e doppiatore che con voce e parole ci sa proprio fare, Francesco Pannofino che “mi sono divertito a fare maldestramente il milanese però insomma, la do a bere…” ci dice nella nostra videointervista. Ecco le nostre videointerviste a Giorgio Mastrota e Francesco Pannofino:
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