“È una canzone che fotografa un amore lungo una vita e una forza di volontà di resistere al tempo, quel tempo che ci avvicina alla cosa più seccante della vita che è la fine corsa, di volgere il tempo a nostro favore attraverso la profondità dei rapporti”. Così Luca Barbarossa, che torna a Sanremo 2018 per il suo nono Festival, racconta nella nostra videointervista che trovate a fine articolo Passame er sale, il brano che presenta sul palcoscenico dell’Ariston e da cui si sprigiona tutto il suo amore per la sua città, Roma, e per l’amore stesso. Cantata in lingua romana che “è un dialetto che non esclude ma include”, dice ancora Luca Barbarossa, ha un testo semplice, sentito e poetico dove ci si chiede semplicemente cos’è l’amore e si risponde che non si sa bene cosa sia, ma forse basta avere una persona nel cuore.
Passame er sale è nel nuovo album di Luca Barbarossa che esce venerdì 9 febbraio intitolato Roma è de tutti, con canzoni e storie dedicate alla sua città di oggi. Fu del resto con un omaggio a lei che giovanissimo esordì sul palcoscenico sanremese, un omaggio che si intitolava Roma spogliata ed era il 1981. Ci sono anche duetti doc nell’album, con Fiorella Mannoia proprio nella title track e Mannarino in Madur che è un acronimo che vuol dire Morte Accidentale Di Un Romano, storia di un uomo nero picchiato a morte da un gruppo di teppisti sotto la metropolitana capitolina al grido di “torna al paese tuo”, quando poi si scoprirà che l’unico romano di tutti i protagonisti della triste vicenda era proprio lui. Roma è de tutti sarà presentato live in un tour nei teatri che partirà il 16 marzo, mentre nella quarta serata di Sanremo 2018, quella di venerdì, Luca Barbarossa sarà accompagnato da Anna Foglietta. Ecco la nostra videointervista a Luca Barbarossa: