Nel 2015 vince Sanremo Giovani e l’anno dopo va a Sanremo tra le Nuove Proposte con Cosa resterà, ma viene battuto da Ermal Meta. Nel 2018 vince Amici nel corso del quale scrive pezzi come Un giorno in più e Nera, triplo disco di platino, e apre tre concerti di Laura Pausini, a Milano, Casalecchio di Reno e Roma, ma al live è abituato con grazie anche al Summer Festival. Ecco Irama, al secolo Filippo Maria Fanti, il nome d’arte nato dall’anagramma del suo secondo nome che messo così, in malese, significa ritmo. Irama arriva dunque a Sanremo 2019 preparato e cotto a puntino, con le sue immancabili piume, i suoi tatuaggi di serpenti, gli anelli e gli occhi chiari su una faccia pulita dall’espressione buona, ma l’emozione c’è sempre e una passeggiata certo questo Sanremo 2019 proprio non sarà. La canzone che Irama porta al Festival, come la maggior parte delle sue creature, è una storia, quella de La ragazza dal cuore di latta, una giovane con il pacemaker o forse una ragazzina abusata dal padre, magari tutte e due, di sicuro si chiama Linda e Irama l’ha conosciuta per davvero. Francesco Guccini e Fabrizio De Andrè sono i suoi riferimenti, strano per una ragazzo così giovane, poco più di vent’anni, ma se vuoi fare il cantautore evidentemente dai più importanza alle parole che alla musica e al resto, e allora tutto quadra. Perché un cantautore, e Irama lo è, deve raccontare cose vere, magari provate sulla propria pelle, e lanciare messaggi. Fidanzato con Giulia De Lellis, ex gieffina ed ex corteggiatrice di Uomini e Donne, per lui il successo è soprattutto arrivare alle persone, perché la musica è come un film: se non ti lascia un’emozione, vale poco. Nella serata dei duetti, quella di venerdì, canterà con Noemi che ha definito La ragazza dal cuore di latta un inno alla vita. Anche per questo con lui ci sarà anche un coro gospel. È stato un piacere incontrarlo, ecco dunque la nostra videointervista a Irama:
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