Se dici bella come una sirena pensi subito a Ornella Muti. Stella e icona del cinema italiano, da quello più lieve a quello più “impegnato”, diretta nei suoi innumerevoli film da registi come Monicelli e Montaldo, Risi e Corbucci, da Steno, Castellano e Pipolo e Festa Campanile, da Ferrara, Archibugi e Asia Argento, solo per citarne alcuni, e certo non poteva mancare in To Rome with love di Woody Allen. Ma, dicevamo, se pensi a una sirena, anzi, alla regina delle sirene, ti viene in mente proprio Ornella Muti e finalmente eccola con tanto di coda in Sirene, la serie fantasy di Rai 1 al via giovedì 26 ottobre, prodotta da Cross productions, Beta Film, Produttore Associato 21 e RaiFiction, ideata da Ivan Cotroneo che l’ha scritta con Monica Rametta, e diretta da Davide Marengo, attorniata da un cast folto e ricco dove troviamo anche Valentina Bellè e Michele Morrone (qui le nostre videointerviste), Luca Argentero e Maria Pia Calzone (qui le nostre videointerviste). “Sono felice di questo ruolo perché così continuo a sognare nel mio piccolo mondo fantastico che non è certo come questo dove la gente non si ama più” ci dice l’attrice romana nel nostro videoincontro che trovate a fine articolo. In Sirene Ornella Muti è Ingrid, 400 anni e non dimostrarli: lei sa bene come comportarsi con gli uomini e da perfetta sirena li comanda a bacchetta, soprattutto quelli belli e abbronzati che sono al suo servizio e che le dedicano persino un cocktail con il suo nome. Tutto ciò a Miami dove Ingrid si è trasferita perché il Golfo di Napoli le stava stretto, troppo poco elegante per una star come lei. Ma poi torna. “Sono la regina delle sirene – ci racconta nel nostro videoincontro – che viene a protezione delle sirene uscite dall’acqua per cercare di procreare, hanno perso il loro tritone e io le controllo perché capisco che stanno facendo cose pericolose”. Come le donne oggi? “Le donne si battono inutilmente perché siamo sempre allo stesso punto” risponde. E poi ci anticipa i suoi nuovi impegni e progetti, come il nuovo film di Paolo Virzì, chiudendo in bellezza – e non potrebbe essere altrimenti – con la sua consueta eleganza ed ironia. Ecco dunque il nostro videoincontro con Ornella Muti:
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