“Si chiude un momento importante della mia vita, ho smesso di essere Pietro Zinni per sempre”. Così Edoardo Leo nella nostra quasi malinconica videointervista che trovate a fine articolo a proposito di Smetto quando voglio – Ad Honorem, in sala da giovedì 30 novembre con 01, terzo e ahimè conclusivo capitolo della saga firmata da Sydney Sibilia, sempre più rocambolesco e divertente, che riporta dunque per l’ultima volta sul grande schermo la banda di intellettuali più folle di sempre con a capo proprio il neurobiologo Pietro Zinni, interpretato appunto da Edoardo Leo. Anche in Smetto quando voglio – Ad Honorem ritroviamo dunque il macroeconomo Bartolomeo Bonelli (Libero De Rienzo); l’antropologo Andrea De Santis (Pietro Sermonti); il chimico Alberto Petrelli (qui la nostra videointervista a Stefano Fresi), l’archeologo esperto di Roma antica Arturo Frantini (Paolo Calabresi); i latinisti Mattia Argeri e Giorgio Sironi (Valerio Aprea e Lorenzo Lavia); l’esperto di anatomia umana Giulio Bolle (Marco Bonini). E anche i cattivi Walter Mercurio che è Luigi Lo Cascio e Er Murena che è Neri Marcorè. La trilogia dunque si chiude, non vi sveliamo ovviamente come, ma possiamo certo cominciare dall’inizio di Smetto quando voglio – Ad Honorem quando tutti i componenti della banda sono in carcere, ma chi da una parte e chi dall’altra perché insieme pare siano ritenuti particolarmente pericolosi, eppure devono assolutamente ritrovarsi – e nel loro riunirsi vi assicuriamo si ritroveranno davvero a nudo – perché qualcuno là fuori, un cattivissimo a caso di nome Mercurio, sta per fare qualcosa di veramente brutto in cui potrebbe andarci di mezzo anche la moglie di Pietro nonché madre di suo figlio, Giulia che “è molto innamorata di lui ma molto più concreta – ci dice nella nostra videointervista che trovate a fine articolo Valeria Solarino che la interpreta per l’ultima volta – e mi dispiace che Giulia non sa e non saprà mai che Pietro è un eroe”. Ecco le nostre videointerviste a Edoardo Leo e Valeria Solarino:
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