A Washington Heights, quartiere di Manhattan, a New York, con un alto tasso di immigrati di prima e seconda generazione, c’è un ragazzo che gestisce un piccolo market di famiglia, ma sogna di tornare alla sua Repubblica dominicana dove ha vissuto la sua famiglia prima di emigrare in America, e rimettere in piedi il bar che un tempo suo padre gestiva là. Si chiama Usnavi perché quando i suoi arrivarono negli Stati Uniti, suo padre vide una nave con su scritto U.S. Navy decise che quello sarebbe stato il nome di suo figlio al quale avrebbe portato bene. Usnavi, interpretato da Anthony Ramos (A Star is Born) si prende anche cura di suo cugino più piccolo visto che lo zio non lo fa, ed è innamorato di Vanessa (Melissa Barrera) che invece sogna di andare a vivere in centro e sfondare nella moda come stilista. Sognando a New York In the Heights, al cinema da giovedì 22 luglio, racconta di loro e di molti altri: trasposizione su grande schermo dell’omonimo musical di Broadway, con musica, testi e concept di Lin Manuel Miranda (che è anche nel cast) su libretto di Quiara Alegría Hudes e la regia di Jon M. Chu, il film è stato girato a New York, soprattutto nelle location della vera comunità di Washington Heights. Ed è un’esplosione di musica, energia e colori e voglia di vivere, erché tutti sognano a Washington Heights, e cantano e ballano in continuazione.
Protagonisti assoluti i ragazzi cubani, portoricani, dominicani che riscaldano di passione e vita l’intero quartiere, supportati da alcuni adulti, alcuni più disillusi altri ancora pieni di speranza in un futuro migliore. Ogni personaggio di Sognando a New York In the Heights è ben delineato e ha il suo spazio per raccontare la sua storia, in musica si intende. Come Nina, interpretata dalla cantante Leslie Grace qui al suo esordio cinematografico: lei in realtà il quartiere lo ha lasciato per andare a studiare fuori, sognando un’istruzione che le desse la possibilità di riscattare la sua gente, e grazie ai grandi sacrifici di suo padre Kevin (Jimmy Smits)… non andrà proprio così, la responsabilità e le aspettative riposte da tutti in lei la schiacceranno, ma alla fine saprà come virare e riscrivere il suo futuro.
Allegro e divertente, con coreografie di altissimo livello – davvero spettacolare la scena della mega piscina e quella di Nina e Benny che danzano in verticale sulla parete esterna di un palazzo – Sognando a New York In the Heights si fa a tratti commovente, ad esempio quando Abuela Claudia (Olga Mereditz), la nonna di tutti, si rivela nella sua malinconia struggente di figlia strappata da piccola alla sua terra. Ma è un inno alla multiculturalità e al suo valore, alla forza dei sogni che da piccoli possono diventare grandi, anche in un barrio colorato e povero come quello sulla 181esima strada di Nwe York, regala speranza e mette di buon umore, lanciando al tempo stesso messaggi importanti su cui riflettere. Ma la cosa certa è che si esce dal cinema con il sorriso e tanta voglia di ballare. Nel cast anche star di Broadway come Daphne Rubin-Vega (Rent), Gregory Diaz IV (Matilda the Musical), Stephanie Beatriz (Brooklyn Nine-Nine), Dascha Polanco (Orange is the New Black) e Corey Hawkins (Survive).