Un film magico che ci porta nel mondo delle anime, quelle che potremmo essere prima di nascere, che ci restano dentro ad accompagnarci nella vita sostenendo noi e, se ne abbiamo il cuore, gli altri, e che un giorno lasceranno i nostri corpi. Soul è il nuovo film Disney Pixar che ha ufficialmente aperto la Festa del Cinema di Roma 2020 a raccontare del musicista newyorkese Joe Gardner che non accetta proprio di morire il giorno in cui la sua vita sta per cominciare. O almeno così crede. Insegnare musica a un pugno di ragazzini incapaci di una scuola media non era infatti il suo sogno. Sin da piccolo, grazie al padre, si è innamorato del jazz ma non ha mai avuto l’occasione di suonare il suo piano dal vivo mostrando tutto il suo talento. Così quando arriva finalmente la sua occasione, quella di esibirsi nel gruppo di una grande jazzista, Joe si sente al settimo cielo ma, ahimè, muore… tombini bastardi… Si ritrova quindi nell’Ante Mondo, o nell’Io-Seminario se preferite, un posto fantastico dove le anime forgiano la loro natura prima di lanciarsi sulla terra. Tutte, con l’aiuto dei loro mentori, riescono a trovare la loro scintilla, senza la quale non possono andarci, tranne 22 (già, le anime lassù si chiamano per numero), una tipetta vivace e scontrosa che non ci pensa nemmeno a lasciare l’Ante Mondo, e sì che ci hanno provato personaggi illustri, da Lincoln a Madre Teresa, ma lei niente, non trova nessun motivo per fare il grande passo. E sarà proprio lei ad aiutarlo a tornare sulla terra, anche se non tutto andrà come previsto. E soprattutto, mentre Joe cercherà di mostrare il bello del mondo e della vita alla riluttante e petulante 22, inizialmente terrorizzata dal rumore e dal caos della città, si renderà conto di quanto egli stesso non aveva mai considerato che a dare un senso alla nostra esistenza sono tante piccole cose insieme, come una bella chiacchierata sincera con un amico, un rapporto sincero con la famiglia (sua madre in particolare che sembra non averlo mai capito), una giornata di sole, un atto di generosità, una buona pizza, una foglia che cade.
“A volte la vita è fatta anche di piccole cose apparentemente insignificanti – dice il regista premio Oscar® Pete Docter (Inside Out, Up) che dalla Festa del Cinema 2020 ha ricevuto il Premio alla Carriera – ricordo che una volta stavo andando in bici, mi sono fermato e ho colto un lampone: era stato scaldato dal sole ed è diventato il lampone più buono che avessi mai mangiato. Ricordo ancora in modo estremamente vivido quel momento quasi insignificante. Quasi ogni istante delle nostre vite potrebbe essere un momento trascendentale che ci farà capire il motivo per cui siamo qui. Soul parla di allargare il proprio punto di vista per pensare in modo più ampio a ciò che la vita può offrirci e a quello che noi possiamo offrire alla vita. L’idea di Soul ha avuto inizio con mio figlio che ora ha 23 anni: nell’istante in cui è nato, aveva già una personalità. Da dove era arrivata? Credevo che la personalità si sviluppasse attraverso l’interazione con il mondo. Eppure era piuttosto chiaro che tutti noi nasciamo con una percezione unica e specifica di ciò che siamo. Nella nostra storia tutti nascono con un’anima e queste anime non arrivano impreparate: vengono formate e ricevono una personalità e degli interessi”.
Soul è un film poetico che mescola la magia della musica a quella dei sentimenti toccando le nostre corde più sensibili sul tema della vita e della ricerca del suo significato, che poi altro non è che la ricerca della felicità. Strizzando l’occhio a Inside Out, ci trasporta con emozione nel mondo delle emozioni e, come sempre accade per i lungometraggi d’animazione dei nostri tempi, non è certo prettamente destinato ai bambini, anzi, saranno piuttosto gli adulti ad appassionarsi e a trarne motivo di riflessione e ispirazione. Peccato non esca al cinema ma solo on demand sulla piattaforma Disney il giorno di Natale. Ancora mistero fitto sui doppiatori italiani che ieri erano stati annunciati sul primo red carpet della Festa, poi il rinvio della loro stessa rivelazione. Si vocifera su Paola Cortellesi e Neri Marcorè, staremo a vedere. Anzi, a sentire.