Chi non ha mai visto le loro comiche in bianco e nero? Chi non ha mai riso ai loro sguardi di traverso, alle cravatte torturate tra le dita, alla loro parlata buffa, al grattarsi la testa e frignare come un bambino, alle loro spinte e calci nel sedere… Ecco Stanlio e Ollio, la loro storia professionale, ma soprattutto privata, raccontata in un film che non poteva che chiamarsi semplicemente Stanlio & Ollio, in anteprima lo scorso ottobre alla Festa del Cinema di Roma alla presenza dei due strepitosi protagonisti, Steve Coogan e John C. Reilly che abbiamo videoincontrato, ancora in anteprima domenica 28 aprile al Teatro 1 di Cinecittà World a Roma, e finalmente nelle sale da mercoledì primo maggio con Lucky Red. Diretto da Jon S. Baird, Stanlio & Ollio racconta di quando nel 1953 Stan Laurel e Oliver Hardy, i due comici più amati in tutto il mondo, dopo il periodo d’oro e all’inizio della via del tramonto – 107 film alle spalle girati insieme tra il 1927 e il 1950 – decidono di partire per una tournée teatrale in Inghilterra per riacquistare nuova popolarità e soprattutto per provare a mettere qualcosa nelle tasche ormai vuote: forse infatti non molti sanno che anche loro furono a lungo sottopagati e se la cosa infastidiva non poco Stan Laurel, tanto da cambiare management e quinbdi staccarsi dal socio, stranamente sembrava non toccare più di tanto Oliver Hardy. Detto fatto: il pubblico ride ancora delle loro scenette riproposte sul palcoscenico, ma il tempo passa, Ollio non sta bene e il loro sodalizio scricchiola. Discussioni, incomprensioni, liti, ma la loro amicizia, nata e fortificatasi proprio in quella loro ultima tournée, resta alla fine ben salda.
Stanlio & Ollio va più a fondo nelle loro vite, racconta del professionismo e del perfezionismo che, pur non evidente, si celava dietro ogni loro sketch o battuta, grazie soprattutto alla pignoleria di Stan Laurel; della loro capacità di rigenerarsi e sopravvivere all’avvento del cinema sonoro valorizzando, anzi, la loro immagine fatta già di esilaranti espressioni mute; del rapporto con le loro mogli Ida Laurel (Nina Arianda) e Lucille Hardy (Shirley Anderson) fondamentali per l’evolversi della storia; e della forza del loro legame. Il film commuove e lascia sorridere con nostalgia, è toccante e delicato, un film importante per chi ama il cinema e ciò che c’è dietro, persone, cose, ingranaggi a volte ingovernabili, e loro, Steve Coogan e John C. Reilly che praticamente scompaiono nelle sotto le bombette delle loro interpretazioni tanto che a volte è difficile capire se sono loro sullo schermo o i veri Stanlio e Ollio…
Stanlio & Ollio nasce dalla passione dello sceneggiatore che, affascinato dai loro corti mandati in onda per la BBC e poi dal film I fanciulli del West – allegri vagabondi contenuto in un cofanetto ricevuto in regalo, decide di saperne di più scoprendo, appunto, quel tour per i palcoscenici britannici del 1953 raccontato nel libro Laurel & Hardy: The British Tours di A.J. Marriot : “il meraviglioso ritratto che emerge di questi due uomini che sono ormai immensi è quello di due tizi che alloggiano in piccole pensioni, si esibiscono in minuscoli teatri e non si rendono conto che il motivo per cui hanno sfondato è che si sono voluti bene – racconta Jeff Pope – questo è il fatto che mi ha ispirato e spinto a scrivere l’intero film. È una storia d’amore tra due uomini”. Quindi manda la sceneggiatura a Jon S. Baird che nel frattempo sta dirigendo la serie Babylon di Danny Boyle e che, guarda caso, da ragazzino con un amico si mascheravano proprio da Stanlio e Ollio… Ecco allora il nostro videoincontro con Steve Coogan e John C. Reilly realizzato alla Festa del Cinema di Roma, in cui i due attori raccontano come si sono immedesimati in Stanlio & Ollio: buona visione!