Stucky, torna l’ispettore di Treviso. Videointerviste a Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Laura Cravedi, Alessio Praticò

di Patrizia Simonetti

Ritroviamo l’Ispettore Stucky in TV dopo averlo visto al cinema nel 2017 in Finché c’è prosecco c’è speranza di Antonio Padovan, quando era ancora inesperto e agli inizi della sua carriera. Sempre ispirato ai romanzi di Fulvio Ervas e sempre interpretato da Giuseppe Battiston, debutta infatti nella serie che porta il suo nome al via mercoledì 30 ottobre su Rai 2, ancora prima su RaiPlay, per la regia di Valerio Attanasio.

L’Ispettore capo della Questura di Treviso è un tipo apparentemente flemmatico ma talmente scaltro da risolvere ogni caso. Così com’era per l’amatissimo Tenente Colombo, anche in Stucky il colpevole lo vediamo subito, a inizio puntata, e il bello è osservare e partecipare alle indagini del protagonista che puntano soprattutto a comprendere più che il come, il perché, indagando nell’animo e nella condizione umana. La sua specialità è non farsi ingannare dai depistaggi.

Ci è sembrato il modo migliore per concentrare l’attenzione sugli aspetti più psicologici di un omicidio, omettendo completamente la parte procedurale dell’indagine o le scene d’azione – spiega il regista – Ecco perché non vediamo mai Stucky nel suo ufficio in Questura, così come non lo vediamo mai impugnare una pistola. Il metodo investigativo di Stucky è interamente basato sullo studio delle psicologie umane, sul dialogo, sulla parola, sui colloqui con i diversi personaggi legati in vario modo con la vittima, tra cui chiaramente si nasconde sempre anche l’assassino.

E per innalzare il livello della sfida tra il protagonista e l’antagonista, anche le trame dei sei gialli si sono via via andate a formare attorno a dei casi di omicidio in cui gli assassini fossero persone ricche e potenti, talvolta anche arroganti. Stucky invece è un semplice ispettore di provincia che per indole personale non farà mai carriera. Troppo discreto e allergico alle dinamiche del carrierismo, porta avanti il proprio lavoro in solitaria, con la costanza e la tigna del bravo artigiano“.

Non ama le armi, la vista del sangue e la tecnologia, ma c’è molto feeling con il medico legale Marina Simkova, interpretata da Barbora Bobulova, donna attenta e decisa sul lavoro, un po’ meno nella vita privata. Lui le piace, le fa quasi tenerezza, e ama provocarlo con dolcezza. Stucky ama anche andarsene dall’amico Secondo (Diego Ribon) nella sua osteria  a riflettere e a farsi consigliare con un buon bicchiere di vino in mano.

A sostenerlo nelle indagini, due giovani poliziotti: lui arriva dal sud, si chiama Fabio Guerra ed è interpretato da Alessio Praticò, lei invece è Ilaria Landrulli, interpretatata da Laura Cravedi, la specializzanda Martina di Doc 3. Le nostre videointerviste a Giuseppe Battiston e Barbora Bobulova, Laura Cravedi e Alessio Praticò: