Maria è una giovane marciatrice. Si impegna davvero tanto, così tanto che cade nella trappola del doping. Ad iniziarla è il suo compagno Johnny, molto più grande di lei, ex preparatore atletico che lo ha già fatto in passato con tanti altri ragazzi. E uno di loro ha tutte le intenzioni di vendicarsi. Tutto questo lo racconta Takeaway di Renzo Carbonera, presentato in anteprima ad Alice nella Città e dal 20 gennaio al cinema, con Carlotta Antonelli, bravissima nel ruolo di Maria, e Libero De Rienzo, in uno dei suoi ultimi film prima di lasciarci per sempre, in quello del cinico Johnny.
Ad arricchire il cast, Paolo Calabresi, presto di nuovo in Boris su Star, che interpreta il padre di Maria, un uomo che nella figlia ripone le sue uniche speranze di riscatto; Anna Ferruzzo che fa sua madre, una donna che comprende e vorrebbe fermare Maria, ma non ce la fa; e Primo Reggiani nel ruolo di Tom, uno dei ragazzi che Johnny ha rovinato e che ora vuole vendicarsi, ma non ha previsto di innamorarsi di Maria. Del resto, sono una coppia paradossalmente e cinicamente perfetta: lui con un passato pesante impossibile da dimenticare, lei con un futuro inesistente senza più nulla in cui credere. Siamo nel 2008, alla vigilia della grande crisi finanziaria che travolgerà il mondo, e anche la famiglia di Maria, il cui mondo però non è che una pompa di benzina di uno squallido paesino di montagna dove non viene mai nessuno: pochi colori, poca allegria, poca neve. Maria non ha nulla di cui essere felice e per cui sognare, ha solo la marcia. E Johnny.
Takeaway parla di doping nel mondo dello sport dilettantistico, quello non patinato, non di grido, al buio dei riflettori, fatto di giovani speranze con la necessità di arrivare da qualche parte, e per questo ancor più pericoloso, senza controlli, povero e artigianale. E parla anche di auto sabotaggio, ovvero come lasciarti distruggere un sogno sulla via verso la sua realizzazione, di debolezze umane e di rancori, di errori e di riscatto, e di quella inabilità degli adulti ad adempiere al ruolo che per natura sarebbero chiamati a ricoprire: proteggere i propri figli. Ispirato a tante storie simili che si sono verificate e si verificano nel mondo, che hanno visto vittime giovani atleti con un futuro cancellato dalla chimica e da uomini senza scrupoli, Takeaway prova a scavare più a fondo, cercando di capire perché tutto ciò è accaduto e probabilmente accade, puntando lo sguardo sull’animo umano e sulle sue motivazioni. E a rappresentare il doping come una delle tante deleterie conseguenze della trasformazione di una società che sempre di più alza l’asticella delle nostre aspettative. Una riflessione è d’obbligo.
Ne abbiamo parlato con regista e cast, ecco le nostre videointerviste a Carlotta Antonelli, Paolo Calabresi, Primo Reggiani, Anna Ferruzzo e Renzo Carbonera, che ci hanno anche regalato un loro personale ricordo di Libero De Rienzo: