“È un dramma familiare con toni particolari, un film sui generis non di genere, spero per me il mio primo di una lunga serie, una prova interessante per me sia per la storia che per il personaggio…“ Francesca Cavallin ci parla così nella nostra videointervista di The Nest (Il Nido), opera prima di Roberto De Feo di cui vi abbiamo già reso conto in occasione dell’anteprima romana, che arriva a Ferragosto contemporaneamente al Festival di Locarno e nelle sale italiane come il cocomero, o forse dovremo dire come la zucca intagliata perché di horror si tratta, anche se non nel senso classico del termine. Francesca Cavallin, vista recentemente in TV ne La compagnia del Cigno e in Mentre ero via, interpreta Elena, una donna con un passato ma non si sa con quale futuro, difficile da comprendere e piuttosto ambigua, che praticamente tiene prigioniero suo figlio disabile nella tenuta di famiglia per “proteggerlo”, dice, dal mondo esterno: “Elena è un personaggio molto profondo, complicato, complesso, scivoloso, delicato, molto difficile – ci racconta ancora Francesca Cavallin – per affrontarlo da madre ho dovuto andare a pescare nelle parti un po’ più torbide e nere della maternità che di solito non si raccontano, è legato al rapporto possessivo e di gelosia nei confronti della tua creatura”. Ma, come si diceva, il puto di The Nest, che parte lento ma nel finale ti spiazza non poco, non è soltanto questo: “il film tocca argomenti universali – commenta l’attrice veneta – e la domanda è: fino a che punto è lecito arrivare quando si tratta d’amore, o in nome della religione, politica, affetti, amicizia, e quando si sfocia nella violenza?”
Da personaggio ambiguo a personaggio inquietante: ad aiutare Elena nel suo intento c’è “il dottore” abilmente interpretato da Maurizio Lombardi che nelle atmosfere noir e tetre ci sguazza da Dio: avete presente, per dirne una, Berengario da Arundel della serie Il nome della Rosa? Ecco. Qui però il dottor Christian, così si chiama, è molto più oscuro: “di solito per la faccia che mi ritrovo mi fanno fare sempre il villain, qui invece sono un cattivo vero uno che gode nel fare cose agghiaccianti alle persone – ci rivela Maurizio Lombardi nella nostra videointervista – e quando hai la possibilità di essere cattivo e ti danno la licenza di uccidere, trovo molto gusto ad affrontare questi personaggi perché puoi giocare con quello che è il mestiere dell’attore”. Ma per Maurizio Lombardi c’è in vista anche qualcosa di più solare in vista: oltre a vederlo a breve in Tutta un’altra vita di Alessandro Pondi, sentiremo infatti la sua voce ne La famosa invasione degli orsi in Sicilia, versione cinematografica animata dell’omonima favola di Dino Buzzati firmata da Lorenzo Mattotti, dove peraltro troveremo anche la voce di Andrea Camilleri, già presentato al Festival di Locarno e in programma alla prossima Festa del Cinema di Roma: “è stato un lavoro splendido con un grande artista che mi ha scelto, ma non per questa mia voce bassa perché l’abbiamo portata tutta di testa e le abbiamo dato un accento un po’ veneto – ci anticipa Maurizio Lombardi – mi sono divertito tantissimo…” Ecco allora le nostre videointerviste a Francesca Cavallin e Maurizio Lombardi protagonisti di The Nest: