La storia di Orfeo e Euridice e del loro amore impossibile torna sul grande schermo in una modalità completamente innovativa e meravigliosamente spiazzante. The Opera! Arie per un’eclissi diretto da Davide Livermore e Paolo Gep Cucco è davvero un qualcosa di mai visto e ascoltato, emozionante e struggente come le voci dei suoi protagonisti.
Il film unisce lirica, drammaturgia contemporanea e tecnologia, creando un qualcosa di unico ed emozionante. Quello che doveva essere il giorno più felice della loro vita, si trasforma improvvisamente per Orfeo e Euridice nel tragico spartiacque che segnerà la fine della loro vita e del loro amore terreno. Nel giorno delle loro nozze infatti, Plutone, signore degli Inferi, abbagliato e accecato dalla bellezza di lei, si presenterà a sorpresa alla cerimonia sparandole e portandosi via la sua anima.
La disperazione di Orfeo gli farà intraprendere un viaggio nel mondo dei morti, un universo surreale e inquietante popolato di personaggi altrettanto grotteschi. Trasportato da un moderno Caronte, al suo fianco avrà solo Speranza, una ragazzina che consolerà poi anche Euridice. Incontrerà la seducente Proserpina, il cinico Atropo, la fredda concierge di un albergo abitato da defunti.
Le immagini di The Opera! Arie per un’eclissi sono quelle di una Parigi semisommersa, di una scogliera a picco sul fiume Ade, di un’immensa hall dell’hotel, di palcoscenici di teatri semi abbandonati. I due protagonisti interpreteranno alcune delle più belle arie liriche in un gioco di rimandi musicali: da Puccini a Handel a Verdi, Gluck, Bellini, Ravel, Vivaldi fino ai Frankie Goes to Hollywood, in uno straordinario mondo sonoro che mescola orchestre acustiche e sound design elettronici. L’ultimo e insidioso ostacolo per poter riportare Euridice nel mondo dei vivi consisterà nell’esecuzione dell’aria che racchiude l’essenza della prova d’amore. Orfeo dovrà cantare Nessun Dorma, senza dimenticare per chi la sta cantando.
“Abbiamo creato un incontro inaspettato tra recitazione e canto lirico, tra pop, effetti speciali e immagini ricche di simbolismo, con lo stesso intento da cui è nato il melodramma: la simultaneità di tutte le arti – raccontano i registi – Affiancando ad un cast di attori straordinari come Vincent Cassel, Fanny Ardant, Rossy De Palma, Caterina Murino, due giovani protagonisti scelti tra centinaia di cantanti d’opera: Valentino Buzza e Mariam Battistelli, capaci di cantare in maniera straordinaria e di recitare ad altissimo livello. Insieme ad una superstar dell’opera, il basso Erwin Schrott, qui nella parte di Plutone.
Il nostro è un tempo transgender dove ogni aspetto della vita deve ibridarsi e confrontarsi, dove ogni disciplina artistica è costretta a perdere il proprio genere originale verso nuovi futuri. La struttura di questo film gioca con l’arte lirica e quella cinematografica creando una narrazione fluidissima, inizialmente sospesa in un non- tempo, fino alla trasformazione di ogni personaggio e di ogni segno visivo in un dramma di coinvolgente quotidianità.
Per la prima volta in Italia, il film è stato girato quasi interamente in un virtual set, presso i Prodea Led Studios di Torino, per riuscire a raccontare con le più moderne tecnologie cinematografiche l’aspetto onirico e visionario che lo caratterizza. Il set virtuale ci ha permesso di sviluppare un’estetica che mescola la metafisica di De Chirico con l’architettura razionalista, le ampiezze visive di Nervi con la scenografia teatrale, il design di Mollino con la bellezza straordinaria dei costumi di Dolce e Gabbana.
Il film è pensato per massimizzare la visionarietà della storia, per farne un grande affresco onirico che attraversa il fiume Acheronte e raggiunge l’Hotel Hades, aprendo porte che svelano mondi fantasmagorici, attraversando il limbo nero della nostra coscienza nella ricerca del senso più profondo dell’amore e della morte.
Questo film porta il carattere italiano dell’opera ad un nuovo livello, straordinariamente moderno e allo stesso tempo assolutamente antico. Adatto a chi non l’ha mai ascoltata e a chi ne vive da tempo le emozioni. Prendendo in prestito la struttura narrativa del musical per trasportarla nel mondo dell’opera creando un nuovo genere cinematografico: l’opera-musical”.
The Opera! Arie per un’eclissi arriva al cinema solo per tre giorni, 20, 21 e 22 gennaio, non perdetelo.