Ci sono persone al mondo che vivono per uno scopo che non riguarda tanto loro stesse quanto gli altri, una missione dunque, che ha come primo obiettivo quello di aiutare coloro che nessuno vuole aiutare o è in grado di farlo. Due di queste persone sono Bruno e Malik che da vent’anni, in Francia, si dedicano esclusivamente a trovare ai ragazzi gravemente autistici, soprattutto quelli che si fanno del male e che rischiano di farne agli altri, un posto migliore di quelli in cui li legano al letto e li imbottiscono di psicofarmaci, e una vita, quanto possibile, dignitosa e serena, integrata, appagante, anche infrangendo le regole se necessario. Bruno e Malik, rispettivamente interpretati da Vincent Cassel e Reda Kateb, sono i protagonisti di The Specials – Fuori dal comune, il nuovo film di Éric Toledano e Olivier Nakache, quelli di Quasi Amici e C’est la vie (Prendila come viene), presentato oggi ad Alice nella Città e in sala dal 29 ottobre con Europictures e Lucky Red. Assieme, naturalmente, ai loro ragazzi, come Valentine, che non parla e si esprime solo con la violenza e sbatte la testa ovunque capiti e se ti avvicini troppo magari ti accarezza ma poi ti spacca il naso: lo interpreta un ragazzo di nome Marco Locatelli che non è autistico, ma si è presentato al provino raccontando quanto segue: “ho un fratellino autistico, fare questo film mi aiuterà ad avvicinarmi a lui e ad amarlo”. Preso. O come Joseph che non riesce a trattenersi per più di poche fermate di metropolitana senza tirare l’allarme, che fa domande strane e imbarazzanti per i più e che, chiamalo scemo, le ragazze gli piacciono un bel po’: lo interpreta Benjamin Lesieur, un ragazzo davvero autistico che non indossa mai cravatte o calzini o cinte e non permette a nessuno di toccargli i capelli o la pelle, e invece sul set per ben 25 giorni gli hanno fatto indossare cravatta, cintura e calzini, lo hanno truccato e pettinato, e trattato come un attore vero, lasciandogli persino spazio per l’improvvisazione. Ma Bruno e Malik in The Specials non si limitano ad aiutare i ragazzi autistici: tra i loro impegni c’è anche quello di formare coloro che potranno prendersi cura come loro e con loro di quei ragazzi, molti dei quali passati nelle loro mani come “pazienti”. Come Dylan, per esempio, poche parole, tante domande, uno sguardo fermo e ingenuo che ti tocca il cuore, interpretato da Bryan Mialoundama.
L’idea di The Specials – Fuori dal comune è partita dall’incontro dei registi il vero Bruno (Stéphane Benhamou, fondatore dell’associazione Le Silence des Justes), e visto quello che faceva e con quale coraggio nonostante l’opposizione delle Istituzioni per mancanza di autorizzazioni e formazioni mediche degli operatori, hanno deciso di raccontarlo con un film coinvolgendo anche i veri educatori e alcuni dei ragazzi autistici con la proposta di trasformarli tutti in attori, almeno per un film. Più che il racconto di una storia vera quindi, un incontro, dicono i registi.
“La prima volta che sono andato all’associazione Silence des Justes per incontrare Stèphane, mi sono sorpreso di ritrovarmi in lacrime – ha raccontato Vincent Cassel sulla preparazione che ha affrontato per interpretare Bruno in The Specials – Mi sono chiesto: ‘Come posso lavorare con questi bambini, ragazzi e adulti? Come posso essere distaccato da questi casi di autismo anche molto seri?’ Osservando Stéphane e i nostri contatti, ho capito che loro dedicano la propria vita a migliorare quella dei ‘residenti’, al costo della loro. Spassionatamente. Sono persone che fanno. Gli autistici soffrono di un’inabilità comunicativa, ma stimolandoli puoi arricchire il loro bagaglio sensoriale. In altre parole, uno che ha passato vent’anni in quest’organizzazione no profit riconosciuta, non ha lo stesso aspetto di chi sta appena cominciando”. Quello che invece hanno detto Reda Kateb, Éric Toledano e Olivier Nakache è qui, nel nostro videoincontro di oggi ad Alice nella Città: