Leone d’Oro alla Carriera a Tilda Swinton, consegnatole a Venezia 77 dalle mani di Cate Blanchett, presidente di giuria. L’attrice britannica ha tenuto un bellissimo discorso in occasione della cerimonia, in cui non ha mancato di ricordare il suo collega recentemente scomparso a soli 43 anni, Chadwick Boseman, e lo ha fatto a modo suo invocando sul finale Wakanda Forever, il motto degli abitanti del regno di Wakanda in Black Panther, di cui Boseman è stato protagonista nel ruolo del supereroe. Ha poi sottolienato quanto il cinema conti per lei definendolo il suo “luogo felice”, la sua “vera madrepatria”, ribadendo la grandezza di altri che sono stati premiato prima di lei e sottolienando con umiltà che lei sta “appena iniziando”, definendo quindi il Leone alla Carriera “il miglior dispositivo di protezione personale per l’anima che possa immaginare” e il riceverlo “un vero onore”. Ha poi ringraziato Venezia definendolo “il festival di cinema più venerabile e maestoso della Terra” che essendoci anche quest’anno, nonostante tutto, regala fiducia nel futuro e ci aiuta nei cambiamenti, pronunciandoli alla c c c changes di David Bowie. A fine articolo ne trovate una videosintesi.
Tilda Swinton è in Laguna anche ad accompagnare il cortometraggio La voce umana di Pedro Almodovar, liberamente tratto dalla pièce di Jean Cocteau, di cui è protagonista, presentato oggi fuori concorso e applaudito in sala, in cui interpreta “una donna che aspetta una telefonata che non arriva mai – ha raccontato il regista spagnolo in conferena stampa – una donna sola con un cane abbandonato. Il concetto dell’abbandono mi affascinava, molte volte io stesso mi sono trovato ad aspettare inutilmente”. “Un sogno che si è realizzato” ha detto Tilda Swinton rivelando di aver fatto pregare un monaco benedettino che conosce affinché riuscisse a lavorare con Almodovar di cui si è innamorata vedendo Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Ecco il discorso di Tilda Swinton alla premiazione: