Titanus 120° Classics: 5 capolavori tornano in sala. Visita alla casa museo del cinema italiano (Video)

di Patrizia Simonetti

Titanus festeggia in grande i suoi 120 anni con il ritorno in sala di ben cinque suoi capolavori restaurati: Titanus 120° Classics il nome del Festival che comincia giovedì 27 giugno con Il Gattopardo di Luchino Visconti con Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale; per continuare per tutto il mese di luglio con La Ciociara, pellicola di Vittorio De Sica del 1960 con Sophia Loren; Rocco e i suoi fratelli sempre di Visconti e sempre con Alain Delon e Claudia Cardinale oltre che con Renato Salvatori e Annie Girardot; Pane amore e fantasia di Luigi Comencini con Gina Lollobrigida e ancora Vittorio De Sica; La prima notte di quiete di Valerio Zurlini con ancora Alain Delon e Renato Salvatori, e con Giancarlo Giannini, Sonia Petrova, Lea Massari. La distribuzione è firmata Nexo Digital.

Titanus 120° Classics è stato presentato ieri sera con una festa nella sede storica di Via Sommacampagna a Roma alla quale abbiamo avuto il grande piacere di partecipare. Sulla terrazza, musica e un ricco buffet, chiacchiere, brindisi e brevi saluti di benvenuto del presidente Guido Lombardo e dell’ad Massimo Veneziano. Poi siamo stati invitati ad una visita, guidata dagli storici dell’arte del Fai di Roma, all’interno della casa museo della storica azienda di produzione e distribuzione cinematografica, con le pareti completamente ricoperte delle innumerevoli locandine giganti dei suoi film, le vecchie ed enormi cineprese, la suggestiva saletta cinematografica in stile liberty, proprio quella dove Goffredo Lombardo, padre di Guido, guardò Il Gattopardo per la prima volta, e il busto di Gustavo Lombardo, suo nonno, che, folgorato dalla magia del cinema dei fratelli Lumiere nel 1896, nel 1904 decise di buttarsi anima e corpo in quel mondo.

Ed è lo stesso Guido Lombardo a raccontarci avventure e sventure familiari nel suo studio ricco di ricordi, cani di ceramica, pulcinelle napoletane a tradire l’origine familiare, premi vinti negli anni, quadri, il piano originale di lavorazione de Il Gattopardo incorniciato, fotografie: c’è anche quella di sua nonna Leda Gys, la più importante protagonista dei film muti degli anni venti, che sposò Gustavo che per il cinema aveva abbandonato gli studi ed era stato cacciato di casa. Cominciò distribuendo le prime pellicole cinematografiche che duravano pochi minuti, come quelle di Charlie Chaplin e presto ne ottenne l’esclusiva. Poi acquistò i teatri di posa di Napoli che non se la passavano bene, iniziò a produrre, poi si trasferì a Roma e fondò la Titanus. Era il 1928. 

Il suo impero passò poi al figlio Goffredo, cresciuto a pane e cinema e che a 18 anni  si era già laureato in fretta in giurisprudenza per dedicarsi anche lui alla settima arte. Fu anche talent scout: nei suoi film chiamò infatti a lavorare giovani artisti destinati a diventare grandi, come Ennio Morricone e Giuseppe Tornatore. Di quest’ultimo produsse il primo film intitolato Il Camorrista con Ben Gazzarra, a patto che ne girasse anche una versione molto più lunga. Da quella versione sta per venire alla luce una serie, come del resto ci fu annunciato due anni fa dalla stessa Titanus

Celebre anche l’avventura di Goffredo Lombardo con uno squalo del quale, sembra, si vendicò eroicamente dopo averne subito un attacco. Fu lui che produsse Il Gattopardo e Rocco e i suoi fratelli, che per gli alti costi lo portarono al fallimento. Vendette tutto ciò che aveva per salvare la titanus e produsse persino un film collettivo cui tantissimi attori e attrici parteciparono gratuitamente per sostenerlo: era il 1963 e il film era Il giorno più corto.  Poi arrivò il grande successo inaspettato di Poveri ma belli… Si risollevò alla grande. Ebbe grandi dolori anche nella vita: non si riprese mai dal senso di colpa per aver trasmesso la sua passione per il mare ai figli: Giulio, fratello di Guido, morì nel corso di un’immersione. 

La storia della Titanus e dei suoi detentori è ovviamente molto più lunga, ricca e complessa di così, ma abbiamo voluto riportarvi un po’ del racconto che abbiamo ascoltato con grande interesse nel corso della visita di ieri, che vi sintetizziamo in questo videoreportage, dove c’è anche il presidente Guido Lombardo. Buona visione. E non mancate al Titanus 120° Classics




Le Foto sono di Angelo Costanzo