Lo abbiamo visto l’anno scorso a teatro in Spirito allegro di Noel Coward, e il 25 settembre su Rai 1 in In arte Nino nel ruolo del professor Giuffrida. A Leo Gullotta, catanese, classe 1946, attore e doppiatore, va il Premio Speciale Eccellenza Artistica del Galà del Cinema e della Fiction in Campania che si apre oggi, martedì 10 ottobre a Napoli con la IX edizione, e al quale l’artista siciliano partecipa con Lettere a mia figlia, il corto sull’Alzheimer del giovane regista Giuseppe Alessio Nuzzo che è in concorso anche con il suo primo lungometraggio intitolato Le Verità. “Sono contento che in questa manifestazione così importante per le tematiche del cinema, della televisione e del teatro, ci sia questa attenzione particolare a questo tema” ci dice Leo Gullotta nella nostra videointervista che trovate a fine articolo e che abbiamo realizzato alla presentazione del Galà del Cinema e della Fiction in Campania. Girato tra il capoluogo campano e la provincia, prodotto da Pulcinella Film in collaborazione con Paradise Pictures, Lettere a mia figlia vede un uomo affetto da Alzheimer che, seduto alla scrivania, con difficoltà e sofferenza, tra i ricordi e il tempo che passa portandoli via, tenta di spiegare la sua condizione alla figlia Michela scrivendole, appunto, una lettera rimproverandole, in qualche modo, la sua assenza: “da una parte c’è il racconto dolente e doloroso – ci dice ancora Leo Gullotta – dall’altra un altro modo per far conoscere ancora la parte nascosta di questa malattia, la solitudine, l’allontanarsi lentamente di chi ha questa terribile malattia, e il dolore vero e autentico di chi gli sta vicino”. Ed ecco la nostra videointervista a Leo Gullotta:
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