Dopo Quelli della Radio e Qui Radio libera, Enzo Mauri, scrittore e speaker radiofonico da quattro decenni, passato per numerose emittenti come Radio Luna Roma, Radio Serena, Radio Roma, Centro Suono Roma, Radio Subasio, Ecoradio, Antenna1 Roma, Qlub Radio, Radio Italia Anni 60 – torna in libreria con il suo terzo libro. Voci alla Radio – Storia della FM Italiana raccontata dai protagonisti (Armando Editore) racconta in circa 300 pagine cos’è e cosa è stata la radio per lui ma, soprattutto, cosa rappresenta ancora oggi per coloro che l’hanno aiutata a nascere e a crescere, i protagonisti, appunto, dando loro la parola. E non solo conduttori – alcuni noti, altri meno – ma anche registi, tecnici, antennisti e pure avvocati, che tra ricordi e aneddoti, parlano di come la radio è cambiata negli anni. Noi ne abbiamo parlato direttamente con Enzo Mauri.
Enzo, alla luce della tua esperienza, qual è il cambiamento più evidente della radio e delle sue voci?
Sicuramente la personalità dei suoi conduttori che negli anni Settanta erano quasi tutti impostati e parlavano più o meno allo stesso modo. Tra i cambiamenti più recenti invece la cosiddetta visual radio, e cioè il fatto che oggi la radio si vede, quasi tutte le emittenti hanno il loro canale TV o social…
E un po’ di fascino lo ha perduto….
In qualche modo sì… prima potendola solo ascoltare, si poteva anche favoleggiare e fantasticare, credo però che sia giusto così, diciamo si è adeguata ai tempi. Però se la senti in macchina, ad esempio, riacquista tutte le sue caratteristiche originarie…”
La radio ha di certo un ruolo di intrattenimento, di compagnia, ludico, ma non va dimenticato che nei momenti critici si è sempre assunta le sue responsabilità…
Da sempre la radio ha rivestito un ruolo importante e oserei dire fondamentale nei momenti storici difficili che l’umanità ha attraversato dal secolo scorso fino a oggi. L’esempio lampante è quello di Radio Londra che diffondeva, durante la Seconda Guerra Mondiale, nelle lingue dei paesi occupati dai nazisti, informazioni reali e sostanzialmente obiettive su quello che stava accadendo, oltre a messaggi definiti “speciali” che solo la resistenza partigiana poteva comprendere. Per arrivare ai giorni nostri, in piena emergenza Covid è nata nel 2020 su Radiocodogno.com, Radio Zona Rossa un programma dove, in determinate fasce orarie, venivano (e vengono fornite ancora) informazioni sul propagarsi del Coronavirus e sui centri dove vaccinarsi.
E arrivando proprio a questi giorni, la radio si è ritagliata un suo importante spazio anche nell’ambito della drammatica guerra in Ucraina…
L’immediatezza, uno dei principali requisiti della radio, si sta rivelando fondamentale nel comunicare informazioni sulla tragica situazione che sta attraversando l’Ucraina. La BBC ad esempio, pur avendo sospeso le attività giornalistiche sul territorio russo, proprio come Radio Londra continua a offrire sul web (il cosiddetto dark web) e in onde medie, news il più possibile imparziali al popolo russo.
Voci alla Radio – Storia della FM Italiana raccontata dai protagonisti sarà presentato martedì 22 marzo 2022 alle 18.30 presso la libreria ELI in Viale Somalia 50/A Roma alla presenza dell’autore e della giornalista e scrittrice Susanna Schimperna.