Women for Women against violence è la mostra fotografica ospitata al Roma Convention Center La Nuvola dal 3 al 10 aprile per celebrare il decennale di Women for Women against Violence Camomilla Award, l’iniziativa nata per sostenere il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione sul tumore al seno. Ideata, promossa e prodotta da Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, in co-produzione con EUR S.p.A., è stata presentata questa mattina a Palazzo Wedekind.
“Dieci anni fa ero una paziente oncologica, con una storia familiare segnata dal tumore al seno – ha raccontato Donatella Gimigliano – sapevo cosa significava portare sulla pelle e nell’anima segni indelebili. Ma quelle cicatrici non appartengono solo alla malattia: le ho viste anche nelle donne sopravvissute alla violenza, ferite diverse ma ugualmente profonde. Da quel dolore è nato Women for Women against Violence, un progetto che racconta storie di resilienza e rinascita, perché ogni cicatrice può trasformarsi in un simbolo di forza. Questa mostra è il racconto di un cammino difficile, una montagna scalata a mani nude, tra fatica e determinazione. Ma è anche la celebrazione di ogni battaglia vinta, di ogni donna aiutata. Perché dietro ogni ferita c’è una storia che merita di essere raccontata. E soprattutto, di essere ascoltata.”
21 le grandi fotografie esposte realizzate da Tiziana Luxardo che ritraggono vittime di violenza e sopravvissute al tumore al seno assieme ad alcuni testimonial premiati negli anni con il Camomilla Award, riconoscimento simbolo della solidarietà, come Rosanna Banfi, Carolyn Smith, Eleonora Daniele, Benedetta Rinaldi, Alessio Boni, Carolina Marconi, Antonia Liskova, Leyla Hussein, Maria Grazia Cucinotta, Valentina Pitzalis, Maria Antonietta Rositani, Nicolò Maja, Nicoletta Romanoff, Valeria Solarino, Gianluigi Nuzzi, Alessandra Viero, Beppe Convertini, Luana Ravegnini, Emma D’Aquino e Francesco Montanari.
“La mostra narra, attraverso gli abbracci dei protagonisti, la condivisione, la forza, la vicinanza, il prendersi cura dell’altro – spiega Tiziana Luxardo, fotografa italiana di spicco ed erede di una rinomata dinastia di fotografi, la cui carriera è stata caratterizzata da un forte impegno sociale e da una costante ricerca artistica – Il filo conduttore, non a caso, è la foto delle sorelle Pitzalis, unite in un abbraccio da due drammi diversi, ma entrambe ferite sia nel corpo che nell’anima: un’immagine che ho voluto impreziosire con dell’oro, ispirandomi all’arte giapponese del Kintsugi, che ripara gli oggetti di valore, come la ceramica e la porcellana, incollandoli proprio con dell’oro per esaltarne l’imperfezione. Un’arte giapponese che è diventata una filosofia di vita e che ci insegna che tutti noi possiamo diventare Maestri Artigiani delle nostre vite e reinventare le cicatrici dell’anima e del corpo dandogli un valore aggiunto, diventando un punto di fora e non di debolezza. Sono andata a trovare la bellezza dove nessuno la va a cercare“.
Accanto ad ogni fotografia, una didascalia ne racconta la storia mentre attraverso un QR code i visitatori possono ascoltare direttamente dalla voce delle protagoniste il racconto della loro esperienza, immergendosi nelle emozioni, nelle difficoltà e nella forza della loro rinascita. Un’iniziativa pensata per avvicinare il pubblico a queste storie, trasformando la visita in un momento di consapevolezza e condivisione profonda. L’evento, arricchito da incontri e dibattiti a tema come la violenza digitale, l’impatto economico della malattia e il ruolo delle associazioni nel sostegno alle donne, si inserisce nel percorso di sensibilizzazione che l’Associazione Consorzio Umanitas porta avanti da dieci anni con il Women for Women against Violence Camomilla Award divenuto anche un programma televisivo in onda sulla Rai.
Alla mostra è correlato anche un libro fotografico, edito da Musitalia e con la prefazione di Antonio Centomani, che sarà in vendita a La Nuvola e il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione Consorzio Umanitas e a Salvamamme presieduta da Grazia Passeri, per il progetto Valigia di Salvataggio, che offre un kit di prima necessità e supporto psicologico e legale alle donne che fuggono da situazioni di violenza domestica, aiutandole a ricominciare in sicurezza.