Zefiro, vento di Primavera la mostra di Barbara Dall’Angelo a Il Margutta: videointervista

di Patrizia Simonetti

Foreste sognanti e cascate sognate, mangrovie come alberi danzanti che si specchiano nella bassa marea, fiori, cavalli che corrono nell’acqua, l’eleganza selvaggia di una giraffa tra gli alberi che sembra mettersi in posa, due leoni che si guardano con amore, la libertà di un grande uccello che vola ad ali spiegate nel cielo, una semplice esplosione di colori… si intitola Zefiro, vento di primavera la mostra di Barbara Dall’Angelo inaugurata ieri a Il Margutta, nel cuore di Roma.

Le opere della fotografa naturalistica di fama internazionale sono state esposte e premiate in tutto il mondo e fino al 16 giugno, 25 tra le più suggestive e poetiche, sono visibili gratuitamente nelle eleganti sale del ristorante capitolino Il Margutta Veggy Food & Art a celebrare “una natura che si risveglia – ci racconta lei stessa nella nostra videointervista – quindi piena di colori, di gioia e di entusiasmo per la vita, una mostra all’insegna della bellezza e anche della fragilità del nostro pianeta”.

Le sue iconiche mangrovie indonesiane hanno conquistato il primo premio assoluto ad Asferico 2024, il concorso internazionale Natura e Fotografia, e il coinvolgimento in un prestigioso progetto internazionale in onore dell’etologa, antropologa e scrittrice britannica Jane Goodall, sostenitrice di cause ambientaliste e umanitarie e studiosa della vita sociale e familiare degli scimpanzé. Non manca, del resto, nel cuore di Barbara Dall’Angelo il desiderio di poter in qualche modo contribuire con le sue fotografie al bene del pianeta: “io cerco di farle essere una sorta di arma gentile che possa risvegliare la coscienza negli animi, amare una cosa per poi proteggerla è un passo molto breve” ci confida nella nostra videointervista.

Ci parla poi con entusiasmo della sua passione per la fotografia che l’ha portata in giro per il mondo, dalle Dolomiti e dalla costa tirrenica all’Andalusia, dalla Camargue al Brasile, dal Portogallo alla Louisiana, alla ricerca delle meraviglie della natura da immortalare: “il mio lavoro mi porta spesso in posti assurdi, come vulcani attivi e ghiacciai che si sciolgono, ma a volte fotografo anche i fiorellini sotto casa; la fotografia mi ha regalato un nuovo sguardo, l’idea che non bisogna andare dall’altra parte del mondo, anche se a volte ci vado, per fare un buono scatto, basta saper guardare con occhi nuovi”.

Zefiro, vento di Primavera rappresenta un dialogo profondo tra arte e natura, tra sensibilità estetica e rispetto per l’ambiente – dichiara Tina Vannini, curatrice della mostra e titolare de Il MarguttaBarbara Dall’Angelo possiede la straordinaria capacità di restituire il senso del sublime attraverso la fotografia, trasformando paesaggi e dettagli naturali in visioni evocative che parlano all’anima. Ogni suo scatto è un invito a rallentare, a osservare con attenzione e a riscoprire la bellezza autentica che ci circonda, troppo spesso ignorata nella frenesia quotidiana. Con questa mostra vogliamo offrire ai visitatori non solo un percorso visivo, ma un’esperienza di connessione profonda con la natura, un momento di contemplazione e riflessione che può ispirare un nuovo modo di guardare il mondo“.

All’inaugurazione della mostra, tra tanti appassionati, esperti del settore e volti noti come l’attore e conduttore Beppe Convertini, la giovane attrice Annachiara Canario, lo sceneggiatore, autore e regista Ivan Cotroneo, la podcaster Roberta Beta, anche Tinny Andreatta, Vice Presidente Contenuti Italia di Netflix, che ha voluto sottolineare: “il viaggio di Barbara non è solo quello di un’artista che affina il proprio sguardo: è il cammino di una donna che si lancia oltre i confini, senza esitazioni, con la mente, con il cuore, con il corpo. E ogni volta che parte per un viaggio, con l’incoscienza di chi è guidato dalla necessità interiore, la vedo sfidare il pericolo, la fatica, inseguendo un’immagine che forse esiste già dentro di lei, ancora prima che l’otturatore la fissi nella memoria del mondo”.

“Barbara Dall’Angelo celebra la Natura e la sua Meraviglia attraverso una poesia di immagini che arrivano direttamente al cuore” aggiunge la conduttrice Licia Colò. E, come si legge nel testo critico di Alessandra Clementi, giornalista del National Geographic: “l’arte fotografica di Barbara Dall’Angelo si è affinata nel tempo, mantenendo sempre salda la sua filosofia di base. Il suo lavoro si configura come un’ ‘ode visiva alla Terra’, un invito alla contemplazione della Natura attraverso immagini che ne catturano la bellezza in tutte le sue forme. Attimi di incanto e suggestioni visive si trasformano in stimoli positivi, ispirando una maggiore attenzione verso l’ambiente e una riflessione sul rapporto tra l’uomo e il pianeta”. La nostra videointervista a Barbara Dall’Angelo:




Le Foto dell’evento sono di Angelo Costanzo