è la città dove tutti vorremo vivere. O quasi. Certamente vuole andarci a vivere Judy, una coraggiosa e intraprendente coniglietta di campagna che sin da piccola ha una sola cosa in testa: fare la poliziotta e farla a Zootropolis dove animali grandi e piccoli vivono insieme felici e in armonia, dove ogni specie ha il suo spazio ideale, come Piazza Sahara dove abitano gli animali del deserto, Tundratown, il quartiere delle alci e degli orsi polari, Distretto di Foresta Pluviale, Little Rodentis, regno dei piccoli roditori e Tana dei Conigli che lo dice il nome; infine c’è Savana Centrale, dove tutti possono incontrarsi a dispetto delle loro differenti dimensioni. E poi a Zootropolis ognuno può diventare chi vuole. Così non è poi tanto sorprendente che una coniglietta si allei con una volpe, anche se poi, in fondo in fondo, il pregiudizio è sempre in agguato. Zootropolis è il nuovo film d’animazione della Walt Disney diretto da Byron Howard e Rich Moore, nelle nostre sale dal 18 febbraio, che dopo Bambi, Dumbo, Il libro della Giungla e tanti altri torna a far parlare gli animali e solo loro visto che per tutto il film non si vede un essere umano. A dar loro voce però sono naturalmente persone, o meglio personaggi visto che a doppiare in italiano alcuni dei protagonisti del film sono stati chiamati attori popolarissimi: Diego Abatantuono è Finnick, un “volpino topato” dice, sottolineando la bellezza dei film d’animazione, soprattutto i Disney, guardati di generazione in generazione e portatori di quella fantasia che non deve mai venire a mancare; Massimo Lopez è il sindaco Lionheart, e racconta di aver fatto lui stesso domanda di trasferimento a Zootropolis dove regna l’armonia tra tutte le razze; Teresa Mannino è Frou Frou, deliziosa ma pur sempre un toporagno e infatti la tragedia è che le somiglia pure, dice; Frank Matano è Duke, una donnola ma “maschio”, ci tiene a sottolinearlo, mentre rivela di aver imparato esattamente 12 cose; e Paolo Ruffini è Yax, un bue muschiato, naturista e figlio dei fiori, che lo ha doppiato come avrebbe voluto doppiare Stallone. Li abbiamo incontrati tutti ed ecco quindi nella nostra videointervista Massimo Lopez, Frank Matano, Teresa Mannino, Paolo Ruffini e Diego Abatantuono:
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